Tutte le colpe imputate al figlio motociclista, nessuno credeva nella sua innocenza, solo in Studio Arcom la famiglia trova qualcuno disposto a lottare al loro fianco.
Lettera dei genitori
"Spettabile Redazione de "il Carmagnolese", siamo i genitori di Gianluca Vaschetti Longo, deceduto a 22 anni il 17 Marzo 2009, a causa di un incidente in moto nella zona industriale di via Sommariva. Abbiamo deciso di scrivere al vostro giornale per mettere a tacere le varie "dicerie" sul conto di Gianluca, che era un ragazzo buono, generoso, grande lavoratore e non lo "scavezzacollo" di cui parlano alcune persone. Quel 17 Marzo stava tornando a casa in moto e il suo destino era segnato in quella tragica strada: morì sul colpo, schiantandosi contro un'auto; quindi il "volo" e l'impatto con un cordolo. Come dopo ogni incidente, sono iniziate le varie perizie degli esperti. Prima grande beffa per noi genitori: il mese successivo all'incidente, la strada viene messa a norma con segnali stradali, pista ciclabile e chiusura degli attraversamenti di carreggiata. Chiediamo spiegazioni: «è successo un grave incidente in moto», ci viene risposto.
Nel frattempo si procede anche con le cause penali e civili.
A Novembre dello stesso anno si chiude la causa con il seguente verdetto: Gianluca viaggiava alla velocità di 150 km/h, secondo il perito del tribunale, ed è quindi l'unico colpevole.
Per noi genitori si è nuovamente rinnovato il grande dolore di quel tragico giorno. Non convinti di tale verdetto, vogliamo dare giustizia a nostro figlio, perché siamo ed eravamo convinti che le cose siano andate diversamente.
Quindi con l'aiuto di periti di parte riusciamo a ridiscutere la causa penale: decreta il giudice, Gianluca viaggiava a una velocità di 70-75 chilometri orari! E' stato un sollievo (se possiamo dire così) e un po' di giustizia è stata fatta. Sono trascorsi cinque anni e la causa è stata finalmente chiusa.
Scontro sulla statale della Maddalena - muore motociclista
Scontro tra un’auto e una moto Honda di grossa cilindrata oggi (22 agosto) a Demonte, poco dopo le 16, lungo il rettilineo della statale che porta a Festiona.
Un anno di battaglie legali aveva logorato la serenità della famiglia, il subentro di Studio Arcom ha significato per loro non solo ottenere il giusto risarcimento, ma ritrovare l'equilibro familiare che era andato perduto.
L’auto (una Ford Fiesta) ha svoltato per parcheggiare in una piazzola ed è stata urtata dalla moto sul lato destro. Il motociclista, Christian Lazzarin, 44 anni, operaio di Bagnolo Piemonte, è morto sul colpo. Il conducente dell’auto, di Villar San Costanzo, è stato portato per accertamenti in ospedale a Cuneo.
Un operaio di Vigone, stava realizzando una fognatura. I colleghi, aiutati poi dai soccorritori, sono riusciti a estrarlo ma per lui non c'era più nulla da fare.
Considerata la plurarità dei soggetti coinvolti quando si verifica un incidente sul lavoro, spesso le tempistiche si dilungano per anni ed anni.
Studio Arcom è riuscito nell'arco di dieci mesi, a far ottenere il giusto risarcimento a tutti i suoi cari.
Un operaio è morto nel torinese, travolto da un crollo mentre stava lavorando in un cantiere edile. L'incidente è avvenuto nel comune di La Cassa, in provincia di Torino. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, intervenuti sul posto insieme al 118, l'uomo stava scavando una fossa per le fognature quando è stato travolto dalla frana.
Ciclista investito tra Sommariva Bosco e Cavallermaggiore
Dopo essere stato trasportato in elisoccorso al Santa Croce di Cuneo, muore l'ex poligrafico di Sommariva Bosco.
La controparte ha tentato l'imputazione di varie accuse, dal mancato rispetto del codice stradale, al tasso di alcolemia superiore al limite previsto.
Il team di Studio Arcom è riuscito a confutare ogni singola tesi, arrivando ad una sentenza finale di totale innocenza.
Due interventi, in queste ore, da parte del 118:
A Frabosa Sottana: un uomo è stato soccorso dopo essere precipitato da un tetto: elitrasportato al Santa Croce di Cuneo con un codice giallo e quindi in una situazione sanitaria non grave.
Un ciclista è stato investito sulla strada che collega Sommariva del Bosco a Cavallermaggiore (prima dell'incrocio per la Reale): trasportato in codice rosso al Santa Croce di Cuneo con Elisoccoso.
Gli auguri della famiglia Bottacin allo Studio Arcom
"Buongiorno Massimo, un altro anno sta per concludersi e con questo sono quasi quattro senza papà.
Incontrarvi in quel momento non è stato solo prezioso per noi, quello era solo l'aspetto tecnico; con voi abbiamo intrapreso un viaggio, un percorso tutt'altro che facile ma sostenuti dalla vostra sensibilità, dalla vostra professionalità insieme abbiamo raggiunto il nostro traguardo, grazie.
Io e la mia famiglia vi siamo grati per il sostegno profondo e per l'affetto che ci avere profuso in quantità senza conoscerci e sapere niente di noi vi vogliamo bene.
Auguro a lei e alla sua meravigliosa famiglia uno splendido Natale, e un anno pieno di cose belle, di soddisfazioni e di gratificazioni, grazie di tutto."
La vittima stava facendo footing a poca distanza da casa, sulla provinciale Chivasso-Mazzè
L'uomo correva nel senso di marcia opposto a quello consentito dal codice della strada sprovvisto di abbigliamento catarifrangente, nonostante la strada fosse priva d'illuminazione.
Studio Arcom è riuscito tuttavia a ottenere dalla compagnia di assicurazioni il risarcimento che spettava alla vedova, ai suoi due figli, al padre e ai due fratelli.
E' morto mentre correva sulla provinciale Chivasso-Mazzè, investito da un'automobile. Simone Tucci, 39 anni, della frazione Carolina di Caluso, stava facendo footing alle 19.30 di ieri sera su un tratto di strada rettilineo ma privo di illuminazione, a poca distanza da casa sua.
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